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Consigli di …cucina!

L’idea parte dalla richiesta di una mia amica e lettrice che in sabrinalibri.it vorrebbe trovare, oltre a consigli di lettura, dei consigli di cucina. Ho fatto fatica a trovare qualcosa che potesse giustificare la presenza di ricette e cucina in un blog di libri ma alla fine ce l’ho fatta (grazie anche alla mia editor e ai suoi suggerimenti). Per coniugare libri e ricette ho deciso di citare, di tanto in tanto, dei piatti che sono presenti all’interno di alcune opere.

Comincio con L’amore che ti meriti, romanzo di Daria Bignardi, e il pasticcio ferrarese che, insieme alle ambientazioni del romanzo, mi ha convinta un paio di anni fa a visitare Ferrara, città dalla quale ero stata già incuriosita leggendo Il Giardino dei Finzi Contini, di Giorgio Bassani.

Il romanzo della Bignardi parte da un

episodio recente che spinge la protagonista ad andare a Ferrara alla ricerca di verità familiari nascostele per anni. Mentre si inoltra nelle vie del centro e tra rivelazioni sempre più inattese, coltiva una vera passione per questo piatto tipico della città, un involucro di pasta sfoglia o frolla contenente della pasta condita con ragù bianco di carne e besciamella.

Inutile dire che, proprio come la protagonista, durante il mio soggiorno a Ferrara sono andata alla ricerca e alla scoperta di questa specialità locale, che pur non essendo il mio piatto preferito va decisamente assaggiato almeno una volta. La versione con la pasta frolla risulta essere piuttosto dolciastra ma interessante al palato.

Chiunque si trovi a Ferrara, entrando in una panetteria si faccia tentare oltre che dal pasticcio dalle coppie ferraresi, delizioso pane dalla forma e dal sapore unici, pericolosissimo per la linea perché causa assuefazione.

Consiglio anche L’amore che ti meriti, molto interessante, sempre in bilico tra romanzo piscologico, giallo, thriller, mai noioso e decisamente ben scritto.

PS: cercando tra le ricette su vari siti di cucina ho scoperto che il pasticcio è citato anche ne Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’ho letto e apprezzato l’anno scorso ma questo particolare mi era sfuggito!

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Comments (2)

  • Romi 7 years ago Reply

    Cara, adorata, di questo post mi piacciono nell’ordine: l’idea che hai trovato per coniugare i due temi (cucina e lettura), il suggerimento sul libro (sebbene la Bignardi non mi risulti simpaticissima, mi piace molto come scrive, quindi… cercherò il libro che gentilmente consigli) e last but not least, i due prodotti della cucina ferrarese che citi. Il pane lo conoscevo, la torta invece no. Ma non ho capito: si può trovare sia nella versione salata, che nella versione dolce (frolla)? Inoltre questo post mi ha fatto ricordare che anni fa, in un libro di Camilleri, credo un’indagine di Montalbano, si parlava di un pasticcio di verdure contenuto in un guscio di pasta di pane e c’erano anche le indicazioni della ricetta. L’avevo copiata….dove l’avrò messa? Magari la cerco e se la trovo…. Grazie per i tuoi consigli: sempre piacevole e interessante leggerti.

  • Sabrina 7 years ago Reply

    Hai capito bene: due versioni, per soddisfare tutti i palati. Cerca la ricetta e soprattutto il libro! Sono ansiosa di leggere e aggiungere alla “nostra” nuova rubrica.

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