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Oggi no…

Oggi no. Mi dispiace ma oggi non ci riesco: non riesco a raccontare storie divertenti, non riesco a parlare di libri, e neanche a leggerli. Non sono in grado di sfogliare tra le pagine di un romanzo cercando sogni, emozioni o pensieri nuovi. La mia mente oggi è a Parigi, il mio cuore è tra uno dei tanti spenti per sempre, che poteva essere il mio, con la mia passione per i viaggi e per i week-end fuori, con la mia voglia di visitare capitali europee. Il mio cuore oggi è tra quelli sopravvissuti, dilaniati per sempre dalla vista di una ferocia che mai più permetterà loro di svegliarsi come erano soliti fare fino a ieri, accogliendo un nuovo giorno con gioia, forse timore, ma certo non col terrore di non vederne la fine.
Oggi sono spenta, mi sento indifesa, e soprattutto mi sento incapace di proteggere i miei figli, i miei cari. Oggi ho paura, ho il terrore che la furia distruttiva dell’odio raggiunga anche me, il mio paese, la mia città, la mia famiglia. Oggi vorrei nascondere me e i miei  affetti, per essere certa di non essere colpita, oggi vorrei… rinunciare a vivere. Oggi potrei soccombere, e così facendo far gridare vittoria  a chi, in tutti i modi, sta cercando di togliermi la libertà, non con un colpo di stato, l’introduzione di un regime dittatoriale, il domicilio coatto o la detenzione, ma nel modo più subdolo e pericoloso, spingendomi a  incatenarmi da sola nella cella della paura, del terrore. Oggi qualcuno sta provando a convincermi a nascondermi, a rinunciare alla libertà e alla società che le generazioni precedenti alla mia con sudore, sangue, dolore e tanta, tanta determinazione hanno conquistato perché io potessi goderne. Oggi potrei arrendermi, ma non voglio; quindi per oggi non scriverò le mie storie né leggerò quelle di altri, per rispetto ai morti di Parigi, e alle vittime prima di loro; oggi resterò in silenzio, a pregare per chi è stato ucciso, per chi è rimasto, e per le anime perse capaci di questo scempio. Ma domani tornerò, a scrivere, leggere, sognare, fare progetti; uscirò ad affrontare la vita e tutto ciò che porta con sé, coltiverò relazioni, visiterò luoghi, inciterò i miei figli ad affacciarsi al mondo, con cautela certo, ma anche con fiducia  nel prossimo; li incoraggerò semplicemente a vivere in un mondo che è, e deve restare un mondo libero.
Oggi non ci riuscirò,
ma domani sì.

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